di Eduardo De Filippo
con Carlo Cecchi e Angelica Ippolito
e con Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Remo Stella,
Marco Trotta
regia Carlo Cecchi
produzione Marche Teatro / Teatro di Roma / Elledieffe
DOLORE SOTTO CHIAVE
Scene Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi
luci Camilla Piccioni
Lucia, sorella di Rocco, nasconde al fratello per molti mesi – nel timore che lui possa compiere, dal dolore, un atto inconsulto – l’avvenuta morte della moglie di lui e finge di occuparsi delle cure della donna, vittima di un male inguaribile e gravemente malata, tanto da non poter mai essere vista dal marito per evitare emozioni che potrebbero esserle letali. Rocco, esasperato dall’impossibilità di vedere sua moglie e dalla interminabile agonia di lei, in una crisi di rabbia entra a forza nella stanza della malata e la scopre vuota. Lucia gli rivela l’amara verità: la moglie è morta da tempo, mentre lui era in viaggio per lavoro. Comincia qui un alternarsi di responsabilità e accuse fra i due fratelli; si presentano – non voluti da Rocco – i vicini, per sostenerlo nel lutto; infine, Rocco rivelerà alla sorella i suoi segreti.
SIK SIK L’ARTEFICE MAGICO
Scene e costumi Titina Maselli
realizzazione scene e costumi Barbara Bessi
luci Camilla Piccioni
musica Sandro Gorli
Sik Sik l’artefice magico, atto unico scritto nel 1929, è uno dei capolavori del Novecento. “Come in un film di Chaplin” – dice Carlo Cecchi – “è un testo immediato, comprensibile da chiunque e nello stesso tempo raffinatissimo. L’uso che Eduardo fa del napoletano e il rapporto tra il napoletano e l’italiano trova qui l’equilibrio di una forma perfetta, quella, appunto, di un capolavoro.” Si -Sik (in napoletano, “sicco” significa secco, magro e, come racconta lo stesso Eduardo, si riferisce al suo fisico) è un illusionista maldestro e squattrinato che si esibisce in teatri di infimo ordine insieme con la moglie Giorgetta e Nicola, che gli fa da spalla. Una sera il compare non si presenta per tempo e Sik Sik decide di sostituirlo con Rafele, uno sprovveduto capitato per caso a teatro. Con il ripresentarsi di Nicola poco prima dello spettacolo e con il litigio delle due “spalle” del mago, i numeri di prestigio finiranno in un disastro e l’esibizione si rivelerà tragica per il finto mago ma di esilarante comicità per il pubblico.
Con più di 450 repliche solo a Napoli, lo spettacolo ebbe un successo enorme. Eduardo reinterpretò Sik Sik alla fine della sua carriera; recitò per l’ultima volta al Teatro San Ferdinando di Napoli nell’aprile del 1979 e nel 1980, al Manzoni di Milano, affiancato dal figlio Luca e da Angelica Ippolito, si ritirò dalle scene dopo cinquant’anni di carriera.
Orari degli spettacoli
- Giovedì 21.00
- Venerdì 18.30
- Sabato 19.00
- Domenica 18.30