Max, il protagonista, è solo sul palcoscenico e affronta la crisi della sua vita come ha sempre fatto: giocando a tennis. Si misura contemporaneamente con la passione per lo sport e la passione amorosa. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Mentre colpisce inesorabilmente la pallina, emergono le sue emozioni, le sue ossessioni. Momenti di silenzio si alternano a urla di sfida, quasi disperate, di un uomo alle prese con gerarchie di sentimenti che si travasano l’uno nell’altro. Le soluzioni si fanno problemi, l’agonismo dell’innamoramento trascolora nella rivalità tra solitudine e vita. Avrà il fiato necessario per portare a termine la partita?
a cura di Monica Codena, Marco Ongaro e Paolo Valerio
con Paolo Valerio
scena Antonio Panzuto
progetto fonico Nicola Fasoli
fonica Carlo Turetta, Borut Vidau
direttore di scena Paolo De Paolis
disegno luci Marco Spagnolli
luci Davide Comuzzi, Alessandro Macorigh
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia / Teatro Stabile di Verona
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