SE DICESSIMO LA VERITÀ
giovedì 20 e venerdì 21 marzo
Da oltre dieci anni, storie di resistenza e lotta alla criminalità organizzata,
in collaborazione con le università e le associazioni a presidio del territorio.
Lo spettacolo è parte integrante del progetto Il Palcoscenico della legalità
da un’idea di Giulia Minoli
drammaturgia Emanuela Giordano e Giulia Minoli
regia Emanuela Giordano
Da dieci anni l’opera-dibattito sulla legalità di Minoli e Giordano attraversa l’Italia raccontando storie di resistenza e lotta alla criminalità organizzata. Un testo vivo, che si rinnova e si nutre delle tante vicende e persone che a ogni passaggio ne arricchiscono i contenuti e la drammaturgia.
Le autrici si concentrano sul nostro presente, minacciato da una “distrazione di massa” che lascia ancora maggior spazio al potere criminale, alla “prassi” corruttiva come modus vivendi. Raccontano gli aspetti meno conosciuti del fenomeno mafioso, quelli che riguardano la globalizzazione, l’alta finanza, i cosiddetti uomini cerniera, professionisti accreditati che fanno da tramite tra il crimine e le amministrazioni pubbliche, gli imprenditori in difficoltà e i sempre più spregiudicati sistemi di investimento. Al centro la ‘ndrangheta che si è insediata al Nord Italia, minacciando l’assetto urbanistico del territorio, le sue regole sociali, la sua storia “sana”.
Uno spettacolo potente, dove le storie sono quelle dei figli delle vittime, del giornalismo impegnato, di imprenditori testimoni di giustizia, di professori e associazioni che osservano e studiano il fenomeno, archetipi umani che sintetizzano la complessità di un problema che non può più essere affrontato tracciando con sicurezza una linea di demarcazione tra chi è “contaminato” e chi non lo è. Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo è parte integrante de Il Palcoscenico della legalità, un progetto di CCO – Crisi Come Opportunità promosso da CROSS – Osservatorio sulla Criminalità Organizzata, LARCO- Laboratorio Analisi e ricerca sulla criminalità organizzata – Università degli studi di Torino, Fondazione Pol.i.s, Fondazione Falcone, Centro Studi Paolo Borsellino, Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, Fondazione Silvia Ruotolo, AddioPizzo, DaSud, Italiachecambia.org, Fondazione Giancarlo Siani Onlus in collaborazione con Università di Pisa – Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione, Università di Bologna – Master Gestione e Riutilizzo di Beni e Aziende confiscati alle mafie La criminalità organizzata, grazie alla crisi provocata dalla pandemia, ha moltiplicato affari, investimenti, relazioni finanziarie. Questo è accaduto e accade in tutto il mondo, anche se il mondo finge di non saperlo. È una rimozione collettiva che riguarda le Istituzioni e i cittadini. Non si avverte il pericolo ed è vaga la percezione del problema. Lo spettacolo è una “ragionata” provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire. Mentre scriviamo questi appunti, continuiamo a raccogliere testimonianze, domande e riflessioni che riguardano non solo l’operato altrui ma anche la nostra responsabilità individuale, perché diritti e doveri siano uguali per tutti davvero.
Il teatro non dà lezioni di vita e non ci offre soluzioni a buon mercato, offre stimoli e opportunità di conoscere e di riflettere, questo noi cerchiamo di fare.
Emanuela Giordano e Giulia Minoli
Il Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con CCO Crisi Come Opportunità, associazione che da oltre dieci anni opera in contesti di emarginazione, occupandosi di comunicazione sociale, costruzione di reti e progetti di promozione dell’impegno civile per studenti e ragazzi, è lieto di proporre per la prossima stagione teatrale 2024/2025 lo spettacolo Se dicessimo la verità – Ultimo capitolo di Giulia Minoli e Emanuela Giordano.
Un viaggio attraverso l’Italia e le storie raccontate da parenti delle vittime, le testimonianze, docenti, volontari, associazioni simbolo del riscatto sociale. Sono le storie di un’Italia spesso ai margini della cronaca e lontano dai riflettori, ma che per fortuna esiste e continua a lottare. Ogni anno la drammaturgia si aggiorna e arricchisce di nuove storie e contenuti anche grazia alla preziosa collaborazione con le principali Università impegnate con corsi, master e progetti di ricerca sul tema della legalità e dello studio delle organizzazioni mafiose, permettendo così di trasmettere attraverso il teatro, i contenuti elaborati nel mondo accademico, in modo innovativo.
Subito dopo la visione dello spettacolo, gli studenti e non solo, verranno coinvolti in un dibattito con gli attori, i testimoni, i protagonisti delle storie raccontate nello spettacolo stesso, esperti e voci autorevoli in materia. Questa occasione di confronto permetterà agli studenti di esprimersi “a caldo” ed a riflettere su quanto visto in scena.
Il lavoro è parte di un più ampio progetto innovativo di collaborazione tra teatri, istituti penitenziari minorili, scuole, università e società civile, dal titolo Il Palcoscenico della legalità. In esso viene approfondito il tema della scelta, del pericolo di una distrazione di massa e dell’urgenza di reagire, come individui e come collettività, sottolineando l’urgenza di progettare insieme nuove forme di aggregazione e di impegno contro la pericolosa filosofia del disincanto.
Il linguaggio del teatro diventa così uno strumento di sensibilizzazione e formazione.
Allo spettacolo teatrale, se richiesto, sono affiancati laboratori di educazione alla legalità per gli studenti delle scuole medie e superiori in cui, un gruppo di attori-formatori, affronta con gli studenti il concetto di etica e di bene comune attraverso strumenti e pratiche pedagogiche e di gioco collettivo. Gli attori saranno affiancati da attivisti, esperti e dottorandi delle Università partner di progetto Gli aspetti drammatici che hanno caratterizzato e caratterizzano la lotta alla criminalità organizzata vengono confrontati con gli esempi di successi ottenuti in termini di impresa, di reazione, di riorganizzazione economica e sociale di un territorio.
Informazioni e prenotazioni
Francesca Calabrese
3342373833 | [email protected]