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Afànisi

testo e regia Alessandro Paschitto
Nuove Sensibilità – nuova drammaturgia in scena

sabato 1 e domenica 2 marzo


Credits
  • con
    Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto, Francesco Roccasecca
  • testo e regia
    Alessandro Paschitto
  • produzione
    Ctrl+Alt+Canc, Campania Teatro Festival
  • Vincitore In-Box Generation 2024
  • Dossier Risonanze 2024
  • Premio della Giuria Critica a Direction Under 30 2023
  • Vincitore L’Italia dei Visionari – Kilowatt Festival 2023
  • Vincitore bando UP TO YOU 2023
  • Vincitore Odiolestate 2022 – Carrozzerie n.o.t
  • Vincitore Bando Intercettazioni 2022
  • Finalista Intransito Genova 2023
  • Finalista Bando Verso Sud 2022
  • Semifinalista Premio Dante Cappelletti 2022
  • Semifinalista Scenario 2021

Si può fare uno spettacolo in cui non c’è niente da vedere?
Si può chiedere a te che leggi – sì esatto proprio tu, tu che ora te ne stai qui con queste
parole davanti: cosa vuoi vedere? Qual è la prima cosa che ti viene in mente?
Ecco, quella. Questo spettacolo parla di quella
E di molte altre che ancora non hai pensato

«Che la natura imiti l’arte è una massima troppo prudente.
La natura è un prodotto dell’arte e del discorso»
(Nelson Goodman, I linguaggi dell’arte)

Afànisi è una performance che rovescia i rapporti tra spettatore e spettacolo, tra realtà e sguardo che la osserva. Lo spettatore non è più fruitore passivo ma creatore attivo dell’opera che ha di fronte. Gli viene proprio chiesto: ma tu cosa vuoi vedere? E poi lo si invita a rispondere privatamente, tra sé e sé, ma in modo fulmineo, non meditato. Libera associazione, la più classica delle regole della psicoanalisi: pensare la prima cosa che passa per la testa, quale che sia. Ciascuno spettatore risponderà dentro di sé a una sequenza di domande, con cui andrà materialmente a disegnare – con l’aiuto dei performer – il proprio spettacolo nello spazio vuoto. Le sue scelte improvvise, apparentemente immotivate, si riveleranno presto personali, lo riguarderanno in modo inatteso. Ciascuno vedrà uno spettacolo diverso da chi gli siede accanto. Ecco il rovesciamento: teatro non è più la cosa che si guarda, ma ciò da cui si è guardati.