Skip to main content

I Macbeth

ENZO VETRANO e STEFANO RANDISI
molto liberamente ispirato a William Shakespeare e a stragi dei giorni nostri
di Francesco Niccolini

dal
21
Marzo
al
24
Marzo
Credits
  • di
    Francesco Niccolini
  • drammaturgia
    Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Giovanni Moschella, Raffaella D’Avella e Francesco Niccolini
  • regia
    Vetrano e Randisi
  • con
    Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Giovanni Moschella, Raffaella D’Avella
  • scene e costumi
    Mela Dell’Erba
  • luci
    Max Mugnai
  • foto
    Luca del Pia
  • produzione
    Arca azzurra e Centro Teatrale Bresciano

In una stanza vuota, Lady Macbeth vive la sua follia cercando di incollare i pezzi della memoria, mentre Macbeth è ossessionato dai fantasmi della sua mente… Ispirandosi alla tragedia di Shakespeare, Francesco Niccolini, Enzo Vetrano e Stefano Randisi immaginano l’estrema confessione della coppia di amanti, preda dell’orrore dei crimini che hanno commesso.

“Nell’accostarci alla riduzione del Macbeth che Francesco Niccolini ha scritto per noi ci siamo chiesti come rendere vero e comprensibile l’orrore e l’efferatezza dei crimini compiuti da Macbeth e dalla Lady. Come raggiungere il cuore della complicità, dell’ossessione, della perdita di coscienza che può portare due individui a compiere un assassinio e poi un altro, un altro e un altro ancora.

Abbiamo avuto bisogno di percepire quel disegno, quelle ferite, quel sangue come qualcosa di vicinissimo a noi e alle persone a cui ci rivolgiamo. E allora le storie si sono moltiplicate, nei meandri dei fatti di cronaca nera che quotidianamente ci stordiscono. Abbiamo cercato, assieme agli attori che lavorano con noi a questo progetto, di costruire una drammaturgia che fosse lo specchio contemporaneo dell’abisso in cui navigano Macbeth e la Lady. Come nel nostro Riccardo 3 anche in questo spettacolo tutto è già avvenuto, fin dall’inizio.

In un luogo di cura, di espiazione, di catarsi, abbiamo immaginato quattro assassini che, attraverso le parole infuocate dell’antica Lady, le esitazioni inquiete del suo nobile consorte, le domande senza risposta che si inseguono nel Macbeth cercano di ricucire i frammenti di una memoria recente, per trovare un filo logico e un perché plausibile al crimine efferato che hanno compiuto. Tutto esplode: …bussa, bussa, chi bussa?

Nel nostro sogno non soltanto Macbeth non dormirà più, tutti hanno perduto il sonno. E in questo vuoto assoluto non capiremo mai chi in quel momento sta bussando nella nostra testa. Il corto circuito tra passato e presente ha mescolato le carte. Forse non c’è più una corona da conquistare ma solo un silenzio da raggiungere”.

Enzo Vetrano e Stefano Randisi

Durata: 70 minuti

FOTO GALLERY
Orari e biglietti