Skip to main content

La leggenda del santo bevitore

di Joseph Roth
con CARLO CECCHI

da giovedì 30 gennaio a domenica 2 febbraio


Credits
  • di
    Joseph Roth
  • adattamento e regia
    Andrée Ruth Shammah
  • con
    Carlo Cecchi
  • e con
    Claudia Grassi e Giovanni Lucini
  • spazio scenico
    Gianmaurizio Fercioni
  • suggestioni visive
    Luca Scarzella e Vinicio Bordin
  • luci
    Marcello Jazzetti
  • costumi
    Barbara Petrecca
  • produzione
    Teatro Franco Parenti

Soltanto uno scrittore dall’anima bella di poeta come Joseph Roth poteva raccontarci in poche paginette limpide e asciutte una di quelle storie che fanno subito breccia nel nostro cuore, La Leggenda del santo bevitore.

È la storia, passata anche sul grande schermo in un film di Ermanno Olmi (Leone d’oro nel 1988), di un clochard, Andreas, che una sera di primavera a Parigi incontra un distinto e misterioso signore che gli offre duecento franchi. Una somma che Andreas s’impegna a ricevere al patto di restituirla alla chiesa di Santa Maria di Batignoles dove c’è una statuetta di Teresa di Lisieux con cui l’ex minatore dalla vita scioperata ha un debito.

Rifuggendo il pittoresco e giocando in penombra, l’atmosfera, tra musica, luci e una scena minima, è quella di un bistrò le cui pareti ad angolo ricevono le immagini di una Parigi piovosa e d’antan.

Andrée Shammah sceglie di riallestire lo spettacolo che quindici anni fa vide protagonista Piero Mazzarella con una memorabile interpretazione. E qui è il maestro Carlo Cecchi, con quella sua voce roca, il tono ironico e distaccato, a disvelare la parabola del protagonista Andreas come un’inquirente discesa nel delirio, ma soprattutto nell’impotenza, di quella oscurità ubriaca e piena di lampi che scandisce i suoi ultimi istanti di vita.

Durata: 80 minuti