Tutte le notti di un giorno
di Alberto Conejero
regia Manuel Di Martino

dal | 20 | Gennaio |
al | 21 | Gennaio |
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diAlberto Conejero
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regiaManuel Di Martino
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traduzioneMaria Concetta Marzullo, Marco Ottaiano
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adattamentoMarina Sorrenti
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conClaudio Di Palma e Marina Sorrenti
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spazio scenico a cura delBiennio di scenografia per il teatro dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
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consulenza ai costumiAnnamaria Morelli
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produzioneEnte Teatro Cronaca
È ormai fatto noto: siamo ciò che ricordiamo. Il nostro presente e il nostro futuro sono indiscutibilmente segnati da ciò che è stato, ed ecco che i ricordi, come la più bella delle antinomie, divengono al contempo il più luminoso dei rifugi e la più oscura delle prigioni. Ne hanno lucida consapevolezza i protagonisti del nostro racconto, Silvia e Samuel, rispettivamente la padrona di casa e il suo giardiniere. Entrambi “sanno quanto può pesare dentro un ricordo”, entrambi lo custodiscono come il più intimo segreto. Eppure, in una notte metafisica qualcosa si rompe e come nella più bella delle catarsi la luce invade la scena.
Tutte le notti di un giorno è la storia di un amore impossibile, o per essere più precisi, una storia sull’impossibilità di amare. Alberto Conejero ha il magico potere di percepire nel presente lo charme nostalgico della passatità, che è per noi il profumo delle cose compiute. Le sue parole si muovono ballerine su quel labile confine che separa la poesia dalla prosa. Così, come in una danza della memoria, Silvia e Samuel si prendono cura di una serra popolata da rarissime piante. I loro silenzi, i misteri sepolti, le ferite nascoste, prendono vita in un racconto che si dipana davanti agli occhi dello spettatore, attraverso una narrazione non lineare. Il tempo è presente e passato. La vita si mescola con il ricordo. La realtà si mescola con l’apparizione. La serra diviene il luogo dove Silvia e Samuel si riconoscono, e insieme allo spettatore che guarda, provano pian piano a far luce tra le ombre e a riappropriarsi della propria storia. Per essere finalmente liberi.
Durata: 60 minuti